
Conti correnti difficili? Ecco la buona notizia!
By il Corriere di Malta
A Malta la soluzione concreta porta il nome di [email protected], l’istituto di moneta elettronica che risponde alle esigenze di tutti, privati ed aziende.
Post by Corriere di Malta
Aprire un conto corrente per privati ed aziende è concretamente possibile, in 24 ore, con [email protected]
L’ultimo articolo pubblicato lo scorso 21 luglio sulla difficoltà di aprire un conto corrente a Malta ha suscitato diversi commenti da parte degli utenti che hanno confermato il problema, ma ci hanno anche sollecitato ad individuare e suggerire loro qualche alternativa. Suggerimenti che ci sono arrivati da alcuni lettori che già da tempo hanno un conto aperto presso un un istituto di moneta elettronica, che consente di svolgere tutte le operazioni tipiche di un conto corrente. Dal fare bonifici all’avere una carta prepagata (come PostePay), dal ricevere lo stipendio a pagare le bollette online e così via.Ma quali sono le differenze rispetto a una banca tradizionale? Lo abbiamo chiesto al ceo di [email protected] plc, uno degli istituti più attivi a Malta, fondato e guidato dall’italiano Germano Arnò.
“La sola differenza, rispetto alla banca tradizionale, riguarda il credito, perché noi non impieghiamo le somme depositate, cioè non facciamo né investimenti né prestiti e, di conseguenza, non siamo sottoposti ai rischi tipici degli istituti di credito. Questo ci consente anche di semplificare le procedure per aprire un conto corrente favorite dall’utilizzo della tecnologia, per offrire servizi molto efficienti, alla portata di tutti.
Per questa ragione siamo in grado di aprire un conto corrente in 24 ore, dedicato sia ai clienti privati che alle aziende, solo recandosi presso la nostra sede.
Siamo più snelli anche nell’organizzazione, quindi abbiamo costi di gestione più bassi e, nel nostro caso in particolare, ci concentriamo sulla personalizzazione dei servizi, soprattutto per l’utenza business. Un esempio per tutti: abbiamo inventato, e lanciato già tre anni fa, l’assegno elettronico. Questo assegno può essere spedito, via mail o sms, a chiunque in Europa senza mai stampare neanche un centimetro quadrato di carta.
Con il nostro home banking si può fare un bonifico istantaneo in tutta l’area Sepa e un operatore commerciale, una catena di negozi o un mall su Internet, può emettere delle proprie carte di pagamento utilizzando la nostra piattaforma. Sono tutti servizi che nascono da una conoscenza della tecnologia, che è proprio nel dna di chi opera con la moneta elettronica” [email protected]
Sulla sicurezza, Arnò è molto esplicito:
le banche tradizionali sono legate a procedure spesso obsolete mentre le recenti direttive europee, soprattutto in ambito di antiriciclaggio e di tutela del consumatore, tengono conto di come la malavita sia avanti con la tecnologia.
“I recenti casi di banche che hanno subito furti e attacchi informatici tradiscono un ritardo tecnologico di molti istituti di credito. Il denaro oggi nasce in forma elettronica. E noi nasciamo con il denaro elettronico, anche se si può trasformare in contanti in qualsiasi momento. Il mondo va nella direzione dei pagamenti elettronici e Malta è sicuramente all’avanguardia, come normativa e come modernità delle imprese”.

[email protected], ospite alla Camera di Commercio di Matera.
I vertici della cultura maltese spiegano a Matera come trasformare in
business l’anno di “Capitale Europea della cultura”.
Post by Emoney Plc
Insieme a loro, il fondatore di [email protected], il nostro Ceo Founder, Germano Arnò, l’italiano che a Malta crea i sistemi di pagamento più moderni.
C’erano Albert Marshall e Noel Zammit, vertici rispettivamente del Malta Arts Council e di Heritage Malta; insieme a loro anche Mario Galea, ceo di Malta Enterprise, e Stanislao Filice, vicepresidente della Camera di commercio
Italo-Maltese.
Tutti a Matera per raccontare l’esperienza maltese, capitale europea della cultura fino allo scorso dicembre.
Un modello vincente e da replicare nella città che ha raccolto il testimone da La Valletta.
L’occasione di questo passaggio di testimone virtuale è stato il convegno “Malta: il modello possibile della cultura mediterranea da scoprire”, svoltosi alla Camera di commercio di Matera e promosso dalla Camera di commercio italo-maltese.
“Il 30% dei ricavi della mia azienda nel corso del 2018 derivano, anche in maniera indiretta, dal movimento creato da Valletta 2018, capitale europea della cultura. Noi, con i servizi di moneta elettronica, abbiamo fatto la nostra parte ma tutto ha funzionato perché c’è un ecosistema creato per valorizzare le iniziative culturali e trasformarle in economia”.
In una sola frase, Germano Arnò ha riassunto l’esperienza diretta di come le iniziative culturali hanno una ricaduta immediata sull’economia.
Quindi, i settori che spesso, anche in Italia, sono visti come il diavolo e l’acqua santa, possono invece essere un tutt’uno perché “promuovere cultura costa denaro”, ma a sua volta la cultura produce denaro”.
Per potere innescare questo circolo virtuoso” ha aggiunto Arnò “è necessario creare un vero e proprio ecosistema. Dove ciascuno fa la sua parte. Dove pubblico e privato collaborano”.L’esempio concreto di una proficua collaborazione tra istituzioni e imprese è stato raccontato da Roberto Celli, imprenditore che gira il mondo esportando la cultura italiana: è lui che ha realizzato Unescosites, una mostra multimediale che trasporta i visitatori in alcuni dei più importanti siti Unesco italiani.
Abbiamo inaugurato la nostra mostra a Pechino” ha detto Celli “perché la Cina, con la sua storia millenaria, conta sul suo vastissimo territorio 50 siti Unesco. L’Italia ne conta ben 53. Siamo le due nazioni al mondo con più siti Unesco”.Celli ha ricordato che gli investimenti in cultura producono un ritorno economico pari a circa nove volte la cifra spesa inizialmente. È importante, però, seguire un principio: educare divertendo. E’ per questo le iniziative di maggiore successo fanno largo uso di tecnologie innovative, come la realtà aumentata. Quello della tecnologia è sicuramente un altro elemento di contatto con [email protected]: la semplicità dei servizi di pagamento nasce proprio dalla capacità di applicare il potenziale delle nuove tecnologie alle necessità della persona. Anche, se non soprattutto, quando viaggia. Per turismo, affari o per qualunque altro motivo.

[email protected] offre l’Iban personalizzato con nome e cognome
By ItESpresso
[email protected], istituto di moneta elettronica di origine maltese ma presente in tutta l’UE, permette la personalizzazione del codice IMEI ai privati e alle aziende.
Post by ItEspresso
L’Iban, come è risaputo, è il codice che permette l’identificazione univoca di un conto corrente a livello mondiale, ed è dedotto anche dal numero di conto corrente interno che aziende e privati aprono presso un istituto bancario.
[email protected], Imel (acronimo che identifica gli istituti emittenti moneta elettronica) di origine maltese ma operante in tutta l’UE, permette ora in tutta l’area Sepa di scegliere ben 18 caratteri che compongono l’intero codice, in modo da renderlo subito riconoscibile e più facilmente memorizzabile.
Indubbi i vantaggi, perché i privati potranno personalizzarlo con il proprio nome e cognome, e le aziende potranno sfruttarlo anche per veicolare il proprio brand. L’esempio di [email protected] è molto chiaro:
un’ipotetica azienda dal nome “Inventalo Tu” potrebbe ottenere un Iban di questo tipo MT90EMON02015000000INVENTALOTU.
Non solo, l’Iban assegnato a un cliente potrà essere associato anche a uno qualsiasi degli strumenti di pagamento [email protected] che l’Imel mette a disposizione. Per esempio carte di pagamento, wallet di valuta e altro ancora, per cui poi chi riceve un pagamento potrà immediatamente riconoscere chi effettivamente ha inviato i soldi dall’Iban stesso.
Quello dell’Iban personalizzato in ogni caso non sarà un servizio a pagamento obbligatorio, come nella natura delle proposte di [email protected], per cui si può sempre pagare solo per i servizi che effettivamente servono. Tra questi [email protected] offre già carta di credito, POS per un’attività commerciale, la piattaforma multiservizi per i punti vendita, i servizi di home banking.
Spiega Germano Arnò, Ceo di [email protected]:
“Siamo il primo istituto di moneta elettronica in tutt’Europa a offrire l’Iban individuale, mentre tipicamente gli Imel forniscono un Iban condiviso, come abbiamo sempre fatto anche noi. Questo, naturalmente, non pregiudicava alcuna funzione, visto che i nostri clienti hanno sempre potuto ricevere gli accrediti di stipendi o di altro genere, attivare i pagamenti automatici delle utenze e così via. Ci siamo resi conto che, soprattutto negli ultimi tempi, alcuni utenti utilizzavano questo codice come una sorta di identificativo della propria attività. E allora abbiamo deciso di offrire non solo l’Iban personale ma anche personalizzato e personalizzabile” .